Tyrrhenian link: l’invasione barbarica di Selargius

de Ivan Monni

Nonostante il voto del consiglio comunale dello scorso 5 dicembre, non è ancora partito il ricorso straordinario al presidente della repubblica italiana per il blocco delle stazioni Terna.

Ieri, dopo 14 giorni dal voto, il sindaco ha dichiarato di aver solamente dato incarico per verificare se esistono i presupposti per un ricorso. Dunque, ancora si tergiversa nonostante la volontà del consiglio e la pressione del Comitato e nonostante i tempi ridotti all’osso.

Per poter procedere con il ricorso, l’amministrazione dovrà dunque istruire l’avvocato sulla base delle sue stesse mancanze, non fatte nei tempi e nei modi previsti. È facile prevedere che l’incarico esplorativo nei confronti dell’avvocato terminerà con un laconico “non c’è niente da fare, a dire dell’avvocato”.

Ora, dopo queste parole, il Comitato NO Tyrrhenian link presente in aula, ha espresso un certo nervosismo ed ha perciò deciso di andare a consegnare al sindaco, direttamente nelle sue mani, un manifesto con un messaggio.

L’invasione pacifica dell’arena politica (durante una pausa dei lavori) è stato un gesto simbolico, niente di trascendentale. Erano presenti anche rappresentanti di Sardegna Pulita e della Confederazione Sindacale Sarda.

L’invasione pacifica è da contrapporsi a quella barbarica da parte di Terna che, sotto la colata cementifera, nelle campagne de su Padru non lascerà neppure un filo d’erba.

La scorsa settimana, il 14 dicembre, c’è stata anche una manifestazione di tutti i Comitati contro la speculazione energetica, davanti al palazzo della regione.
Tra le altre cose, Marco Pau, del coordinamento dei comitati, all’inizio del video, conferma quello che il Comitato NO Tyrrhenian link sostiene da almeno otto mesi (cioè da quando è nato) e noi de S’Indipendente (articolo di Cristiano Sabino) da più di due anni:
“hanno venduto come una cosa essenziale, per esempio, il Tyrrhenian link. Poi andiamo a vedere nei 166 progetti strategici per l’Unione Europea, quelli con i cavi sottomarini, ce n’è uno solo che riguarda la Sardegna, caldeggiato da Italia e Francia, che è il potenziamento del SACOI. […] Non ce n’è altri di strategici, se la sono inventata questa cosa del Tyrrhenian link, che sarà un cavallo di Troia. Probabilmente metteranno dentro anche altri cavi, perché mica sono cretini, se continuano a presentare progetti, evidentemente qualche garanzia ce l’hanno.”


Immagine dai social

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