corteo-moratoria-cagliari-eolico

14 settembre: la Sardegna manifesta per la Moratoria – S’Imprenta: rassegna stampa della colonia

de Ivan Monni

Appuntamento giovedì 14 settembre, 9,30 in piazza dei centomila per il corteo che dovrà convergere sotto il palazzo regionale.

Questa fase politica sarda è un continuo fermento di movimenti più o meno in chiaro, difficilmente comprensibili e che vertono in direzioni non sempre univoche.

Ci sono i posizionamenti elettorali dei partiti, l’attacco speculativo energetico coloniale senza precedenti, la resistenza dal basso, sempre più capillare e dotata di un minimo di struttura e i movimenti sui media sardi.

Intanto a Roma, e non in Sardegna, si scelgono i candidati sardi.

Fratelli d’Italia, […] ha messo sul tavolo degli alleati una proposta: non ricandidare il presidente della Regione Sardegna Christian Solinas in quota Lega e far correre un esponente di Fratelli d’Italia.
[…]
Una proposta che certifica la volontà di Fratelli d’Italia di espandere il proprio potere a Regioni – come la Sardegna – dove fino a pochi anni fa il partito di Meloni arrancava, ma anche di imporre i propri candidati alla guida degli esecutivi regionali “

[…]
Lega e Forza Italia invece escludono l’ipotesi di passare la mano e lasciare Sardegna e Basilicata a Fratelli d’Italia”
(IlFattoQuotidiano: Regionali 2024, Meloni vuole tutto. Boccia Solinas in Sardegna e Bardi in Basilicata. Inizia il braccio di ferro con Lega e Forza Italia)

Le lotte politiche novecentesche erano portate avanti dai partiti, movimenti e dai sindacati, veicolando le “masse popolari”, classi sociali, operai, contadini, colletti bianchi, insegnanti, ceti produttivi, partite iva, ecc. 

Per contro, la dialettica economica e democratica si scontra con gli interessi delle lobby, aziende particolarmente influenti, faccendieri e politici con le mani in pasta, interessi vari.

 L’Unione Sarda ha trattato Solinas con guanti di velluto per l’intera legislatura, in alcuni casi con retromarce imbarazzanti: quando l’attacco alla Fondazione Mont’e Prama (Unione Sarda) stava vertendo non solo contro Muroni, ma stava toccando il Psd’Az, l’inchiesta è terminata immediatamente.
Ricordiamo che l’Unione Sarda qualche anno fa era stata scelta e pagata per la cura della rassegna stampa della RAS (Mario Guerrini), mentre nello stesso periodo l’amministrazione sarda  era agli ultimi posti in Europa per imparzialità (Cagliaripad: Imparzialità dell’amministrazione: Sardegna agli ultimi posti in Europa). D’altro canto sempre dall’Unione, Mauro Pili ha scritto fiumi di articoli sull’ondata speculativa, puntando sulla pancia del lettore.
Lo stesso editore Zuncheddu ha preso posizione (Unione Sarda: Difendere l’Isola per costruire un futuro migliore)

Il settore dell’edilizia è un punto importante dell’economia, qualche volta nemico dell’ambiente, qualche volta alleato del turismo, ad esempio con l’ultima legge approvata dalla regione sul PPR, che aumenta la volumetria degli hotel, ma solo di quelli a 5 stelle.

Il settore dell’energia, ingegneri, imprese di installazione, manutenzione impianti, elettricisti, ecc, è in pieno fermento.
Sono quelli più interessati all’ondata speculativa energetica, che graverà in poche regioni dell’Italia, secondo il progetto Draghi, avvenuto con il sostegno di tutti i partiti italiani: dal PD, 5 stelle, Italia Viva, alla Lega e Forza Italia, portato avanti oggi da Fratelli d’Italia.
In pratica tutto l’arco costituzionale!

Localmente sono da segnalare alcune nobili prese di distanza dai propri partiti statali, in chi è schierato/a contro il Tyrrrhenian Link e contro l’ondata speculativa, evidenziando, ancora una volta, che non si tratta di un problema di alternanza destra-sinistra, ma qualcosa di più strutturale, che mostra quanto lo statuto autonomistico sia obsoleto e quanto siano, almeno, da riaggiornare e riequilibrare i rapporti di potere tra Italia e Sardegna.

In altri casi, si cerca di cavalcare tardivamente i Comitati, con parabole ed inversioni ad U improvvise.

In questa fase il ceto più attivo nella battaglia contro le servitù eoliche è quello dei contadini e delle aziende agricole. Sono dentro i comitati contro la speculazione eolica a sostenere la lotta contro il consumo della terra, che darebbe un colpo mortale ad un’economia già ampiamente a corto di forze produttrici.
Manca una Banca sarda della Terra, un portale web con cui mettere in contatto proprietari di terreni incolti con operatori agricoli che necessitano della terra.

La coldiretti ha iniziato una raccolta firme, ed è una buona notizia. Spingere per la moratoria è fondamentale.
Bisogna capire quanto l’adesione sia sincera o quanto il presidente Luca Saba, possibile nominato dall’alto come candidato alle prossime regionali da Fratelli d’Italia, stia sfruttando l’occasione per assediare Solinas, duro a lasciare la poltrona.

Quindi, al momento, resterebbero in ballo le possibili candidature del sindaco di Cagliari, Paolo Truzzu e quella del Dg di Coldiretti, Luca Saba. Con quest’ultimo molto incerto se scendere in campo fino a quando non otterrà la garanzia di una rassicurante aspettativa dall’organizzazione degli imprenditori agricoli.

(Sardiniapost: La mina del M5s sotto il “campo grande” della sinistra (ma la destra non sta meglio)

In Sardegna i blocchi sociali più agguerriti sono storicamente quello dei pastori, il cui movimento è difficilmente riconducibile ad un referente politico e gli operai delle fabbriche che ruotano intorno a Portovesme, un modello fallito nei fatti, tenuto in piedi a suon di denari pubblici per una delle industrie più inquinanti dell’isola.

La piccola borghesia, in Sardegna come in Italia, è conservatrice, con tendenze alla reazione. Non sperimenta nuovi sistemi politici, non accetta nuove sfide economiche, preferisce ancorarsi a su connotu, alla tradizione rassicurante, al protezionismo e all’appalto. Non disdegna allo stesso tempo l’utile privato e il dilettevole contributo pubblico.

La borghesia “intellettuale” incrosta le Università, legata a vecchi schemi baronali ed a vecchie impostazioni che assicurano carriere, dotata di poco coraggio e conservatrice nel tramandare le conoscenze apprese.
Il mondo dell’Università avrebbe potuto prendere la leadership delle innovazioni e trasmetterle al mondo delle imprese, il cui tessuto ha una dimensione troppo ridotta per poter portare avanti seri investimenti in ricerca e sviluppo.

Manca la borghesia liberale, quella che preferisce muoversi tra le innovazioni e le sfide delle nuove tecnologie, delle sperimentazioni creatrici di nuove idee. Molto spesso tarpata fin dalla culla dalla burocrazia e dalla pressione fiscale italiana.
Renato Soru poteva rappresentare questo tipo di borghesia, al tempo di Progetto Sardegna, sostenuto da Il Giornale di Sardegna di Niki Grauso, ma poi si è impantanato in un ventennio piddino, invischiato e imbrigliato tra bassi giochi di potere. Oggi impresentabile, come il secondo candidato del centro-sinistra, Graziano “off-shore” Milia.

Della terza candidata si discute, ancora una volta, a Roma, non in Sardegna:

A Roma, è previsto il vertice del M5s per lanciare ufficialmente (e poi difendere a tutti i costi) la candidatura di Alessandra Todde come presidente della Regione per il centrosinistra.

(Sardiniapost: La mina del M5s sotto il “campo grande” della sinistra (ma la destra non sta meglio)

È possibile per i partiti, anche quelli indipendentisti, fare politica senza l’appoggio di blocchi sociali?
Se da un lato i movimenti di opinione, senza l’appoggio dei blocchi sociali, non hanno la adeguata forza, dall’altro è lecito e naturale per i blocchi sociali trovare uno sbocco politico. Come si fa a capire, però, chi cerca esclusivamente di strumentalizzarli, come accaduto tra Salvini e i pastori?

È nella lotta che un sistema politico cresce in termini di autodeterminazione e dunque nella conquista di spazi di responsabilità democratiche. Bisogna accettare alcuni rischi, in vista di un obiettivo di scopo, in questo caso la moratoria.

È una lotta contro quello stato che Gobetti aveva giustamente qualificato. “Fascismo come autobiografia di una nazione”, non un “incidente” della storia come sostenuto da Croce.
La penisola italica preunitaria ha prodotto le migliori poesie da Dante a Leopardi, passando per le meraviglie del Rinascimento. L’Italia unita, sulla scia del patriottismo risorgimentale, degenerato in nazionalismo guerrafondaio, con istituzioni ancora troppo fragili, ha regalato al mondo il fascismo. E la mafia.
L’Italia repubblicana ha cancellato la lingua sarda, ha riempito la Sardegna di servitù militari ed energetiche. Infine con questa ondata di servitù assesta il colpo di grazia al nostro paesaggio.

Mentre i Comitati parlano di democrazia dal basso, i candidati della regione sarda vengono decisi a Roma, barattati come figurine Panini, merce di scambio compensativo tra diverse regioni, da spartire tra i partiti di coalizione: il Piemonte a te, la Sardegna a me.

“E secondo qualche osservatore, se FI dovrà rinunciare a ricandidare Alberto Cirio a vantaggio di un candidato di FdI, allora potrebbe chiedere il “risarcimento” in Sardegna.”

(Sardiniapost: La mina del M5s sotto il “campo grande” della sinistra (ma la destra non sta meglio)


Ma la cosa più assurda è che questo mercato delle vacche ci sembri una cosa normale.

La manifestazione del 14 settembre sotto il palazzo della regione è un’occasione più unica che rara per sperimentare l’incontro di esperienze politiche ed economiche diverse, e dei vari territori che dialogano e si associano facendo sintesi in un solo messaggio ai governanti: della nostra terra vogliamo decidere noi. Fondamentale esserci.

? Àteras novas de sa chida

Ambiente & Speculatzione

  • Nuova protesta a Cagliari contro mega impianti rinnovabili – Report Sardegna 24
  • Esproprio eolico per le terre del Paese d’ombre – Unione Sarda
  • Energia in Sardegna, tasse in Trentino – Sardegna e libertà
  • Turismo, la Regione concede al Comune di Lula gli spazi della miniera di Sos Enattos – Unione Sarda
  • L’allarme di GRiG: presentato un altro progetto di centrale eolica alle pendici del MontiferruUnione Sarda
  • Grig denuncia, nuovo scempio a Tuerredda per impianto eolicoReport Sardegna 24

Insularidade costitutzionalizada & Trasportus

  • Tetto alle tariffe, Ryanair taglia le rotte nell’Isola dopo il decreto del GovernoSardiniapost
  • Turismo in Sardegna: «Buona stagione ma non da tutto esaurito» – Unione Sarda
  • “Bloccati” a Olbia per 5 ore, l’odissea dei cicloturisti in trasferta: «I treni in Sardegna? Un disastro» – Unione Sarda
  • Olbia-Roma a 410euro, Adiconsum: «Vergognosa speculazione sulla pelle di chi rientra dalle vacanze» – Unione Sarda

Economia Coloniale

  • Il Governo cancella la Zona economica speciale della Sardegna: nasce la Zes per il Mezzogiorno – Unione Sarda
  • Superbonus, i costruttori sardi: «E’ un super volano economico, ma adesso si è arenato» – La Nuova Sardegna
  • Pecorino romano, pastori sardi in allarme: “C’è il tentativo di ridurre il prezzo” – Sardinia post

Limbas

  • Giornata europea delle lingue 2023: proposte formative rivolte ai docenti di lingue dal 25 al 29 settembre – Tecnica della Scuola

Vàrias

  • Via libera al nuovo assetto delle Province, opposizione tenta blitz con voto segreto – Sardiniapost
  • Sei mesi per radioterapia Nuoro, Pd ‘intervenga il ministro’ – Report Sardegna 24
  • Agricoltura bio cresce del 9% sul mercato interno, export +8% – Report Sardegna 24
  • Sa sarda rivolutzione e la lombarda rivoluzione: confronto aperto in un convegno – La Nuova Sardegna

Imàgine de sa chida


Imàgines: Facebook, France24

Cumpartzi • Condividi

Lascia un commento / Cummenta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Captcha in caricamento...