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“Grazie Presidente Solinas” – S’Imprenta: rassegna stampa della colonia

de Ivan Monni

Figliuolo (il generale con il trittongo incluso) ha ringraziato Solinas per aver permesso il bombardamento della Sardegna (qui trovate il video).

Certi ringraziamenti sono più imbarazzanti de “sa figura de Mariu Oppu”, un personaggio cagliaritano che ha lasciato memoria in un proverbio casteddàju, tale doveva essere stata la figuraccia. 

Solinas, riporta Figliuolo (sempre incluso di trittongo ) si è detto soddisfatto di come sono andati i giuochi di guerra in terra sarda: un successo planetario. Gli altri stati hanno gradito l’ospitalità dei sardi, tutto è andato come doveva andare. 

La Sardegna ha messo la terra da bombardare. Gli ospiti hanno portato la polvere da sparo e le vivande da fuori. Per ricambiare l’ospitalità e non disturbare troppo, non hanno comprato nemmeno acqua da bere e  acquistato un misero panino.
Una giusta ripartizione dei compiti e dei doveri. 

Il generale col trittongo incluso, ha giudicato positivamente i suoi giuochi, “ma qualcosa si può migliorare”. Probabilmente intendeva dire che qualche aiuola non è stata sufficientemente bombardata. 

È tutta colpa dell’Italia e della NATO?

L’italia fa l’italia, cioè gli interessi suoi. È l’ultimo e più feroce dominatore, quello che è riuscito a cancellare la lingua plurimillenaria e che ha deciso per la distruzione del territorio dell’isola, da sacrificare per i suoi interessi, perché disabitata, perché genera poco reddito e pochi voti e perché i sardi sono compiacenti, mansueti e pazienti come buoi (c’è ancora qualcuno che ha il coraggio di dire che i sardi sono balentes, dopo 600 anni di dominio?). 

La NATO fa la NATO. Un’organizzazione aggressiva e prepotente che aveva senso il secolo scorso, che si sarebbe dovuta chiudere dopo la caduta dell’URSS, tenuta in piedi dagli stati del vecchio continente, che hanno sacrificato l’Europa, per dividersi sulle scelte scellerate degli ultimi trent’anni. Simon Mossa, con lucida lungimiranza, aveva indicato la via della confederazione europea dei popoli, quale obiettivo per la Sardegna.

E i sardi in tutto ciò?
Continuano a votare (ma con sempre più astensioni) una classe politica compiacente sulle servitù, divisi dal tifo da stadio anti-qualcosa. 
Solinas è un presidente sardista, non ha una storia nei Fratelli d’Italia, cresce politicamente tra le citazioni di Simon Mossa, nel partito che nomina l’indipendenza già dall’articolo 1 dello statuto. 

Solinas, è tuttavia perfettamente allineato con il centrodestra italiano, così come con il PD, con tutti i suoi Frailis compiacenti. Anche a sinistra non hanno battuto ciglio di fronte ai video e alle immagini di questi giorni. 

Poteva fare poco? Poteva mettersi di traverso, non firmare trattati, mettere quanta più sabbia negli ingranaggi, rallentare le manovre, opporre veti archeologici e paesaggistici, entrare in conflitto e generare contenziosi.

In poche parole, far emergere il fatto che gli interessi dei sardi sono opposti a quelli dell’Italia, evidenziare le divergenze politiche, alzare il livello dello scontro, renderlo costante e perenne. 

Perché Solinas ha scelto la linea compiacente?
Tutto si tiene in piedi, vale tutto e il contrario di tutto nella politica surreale “sarda ma anche italiana”. 
Solinas è in linea con i vari Pintor (primo e secondo) della storia e con tutta la classe dirigente sarda che ha retto il sacco al Mariuolo di turno, venuto ad incantarci sguainando lo splendido sorriso elettorale e i suoi miracolosi Piani di Rinascita. Una volta da destra e una volta da sinistra. 

Ah, ieri era la festa della repubblica post-fascista. Auguri a tutti i figliuoli italiani e ai sardi che ancora se la sentono di ringraziare chi ci bombarda.


Novas de sa Manifestada de su 2 de Lampadas


Cagliari, 2 giugno antimilitarista: in migliaia in piazza

“Una manifestazione a Cagliari contro l’occupazione militare della città e in particolare della Sella del Diavolo e della zona circostante: l’hanno voluta i collettivi che fanno parte del movimento A Foras.”


Il 2 giugno dei pacifisti sardi: una marcia contro le basi militari

Appuntamento a Cagliari. Le associazioni: «No alle esercitazioni che si svolgono sul nostro territorio»

ILMANIFESTO


In mille a Cagliari contro esercitazioni e basi militari

Un migliaio di persone questo pomeriggio tra il Poetto e le caserme del lungomare a Cagliari per manifestare contro le esercitazioni e le basi militari dislocate in Sardegna.

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Cagliari, mille in corteo per dire: “No alle basi militari”

La manifestazione organizzata da A Foras contro l’occupazione militare nell’Isola ha visto intervenire diversi attivisti che, davanti a un migliaio di manifestanti, hanno spiegato i motivi della protesta.

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Il 2 giugno a Cagliari manifestazione contro le esercitazioni militari in Sardegna

Cronache Nuoresi dedica 2 articoli alla manifestazione

CRONACHE NUORESI


Luisi Caria: le ragioni della manifestazione del 2 giugno contro le servitù militari in Sardegna

Secondo articolo dedicato alla manifestazione

CRONACHE NUORESI


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Àteras novas de sa chida

Esercitazioni in Sardegna, arriva lo stop da comitato paritetico

“In vista della manifestazione degli antimilitaristi, pacifisti e indipendentisti contro le base militari in Sardegna arriva lo stop alle esercitazioni da parte dei componenti regionali del Comitato misto paritetico per le servitù militari.”


A Foras chiede al Sindaco Truzzu incontro sulle installazioni militari nella Sella del Diavolo

“Nella mattina di mercoledì 31 maggio chiederemo al Sindaco di Cagliari, Paolo Truzzu, un incontro per discutere della situazione delle installazioni militari della Sella del Diavolo, della radice del molo di Levante e del rischio nucleare che insiste sul porto di Cagliari”


Servitù militari: esercitazioni fuorilegge nelle zone protette

“La “Noble Jump 23” appena conclusasi a Capo Teulada sarebbe in contrasto con le direttive comunitarie sul rispetto dell’Ambiente in zona SIC e con le norme regionali e nazionali”

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Piano shock, nell’Isola la “Black Mass” mondiale

La multinazionale svizzera punta a trasferire in Sardegna gli scarti tossici provenienti da ogni parte del mondo

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Fusione aeroporti, la mossa disperata di Solinas: lettera a Salvini “in difesa dei sardi”

“Nella sua lettera, Solinas chiede a Salvini “di voler rivalutare, vista la delicatezza e complessità delle questioni in argomento, il rinvio delle assemblee straordinarie convocate per lunedì 29 maggio, con all’ordine del giorno la fusione per incorporazione di Sogeaal in Geasar”.

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Fusione aeroporti, è fatta: le Camere di commercio mollano la Giunta e si schierano con F2i

“È nata la Nord Sardegna aeroporti, la nuova spa che dal 26 settembre prossimo gestirà gli scali di Alghero e Olbia

sardinia-post

Aeroporti, sulla fusione è guerra dentro il Psd’Az

“Scambi di battute al vetriolo alla presentazione degli elettrobus”

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Riduzione delle autonomie scolastiche nell’Isola, interrogazione Pd a Valditara

sardinia-post

Nasce un’associazione universitaria indipendentista: Kita


Accesso ai dati sulla laurea di Solinas, 7 a processo: il giudice boccia una relazione tecnica

La relazione tecnica sugli accessi ai dati della carriera universitaria del presidente della Regione Sardegna, Christian Solinas, non può entrare nel fascicolo del processo in corso al Tribunale di Sassari

sardinia-post

Temporaneamente fermi dal pomeriggio di mercoledì 31 maggio 2023, gli ascensori del Bastione e di viale Regina Elena

Strano!

COMUNE DI CAGLIARI


Insularità, Solinas: «Non chiediamo privilegi, solo stesse opportunità»

“Il presidente: «La Regione Sardegna è impegnata in prima linea». Cossa: «Le isole siano protagoniste e non spettatrici passive»

unione-sarda

Selargius, la cittadinanza si mobilita contro la nuova stazione elettrica

“L’assemblea molto numerosa, ha visto la partecipazione di cittadini e cittadine, esponenti istituzionali, agricoltori locali e rappresentanti di associazioni


Politica, “Questione Sarda”: l’8 giugno convegno a Quartu

L’iniziativa è promossa dal movimento Liberu e vedrà la partecipazione di esponenti dell’area del Centro Sinistra sardo.


Comunali, i 38 sindaci eletti nell’Isola: sono solo tre le donne

48% di affluenza.
Anche alle elezioni più vicine alla popolazione si ripete stancamente il rito, ormai vuoto di aspettative

sardinia-post

Meme de sa chida ?

Forza Cagliari e
Forza Dinamo

?



Immagine S’Indipendente

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