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“Roma impone all’Isola il “raglio” delle scuole” – S’Imprenta: rassegna stampa della colonia

de Ivan Monni

Il calembour nel titolo è adeguato alla proposta del governo italico: “Roma impone all’isola il TAGLIO delle scuole“, titola Sardiniapost.
Il governo italico procederà al taglio delle risorse, che si tradurrà nella chiusura di circa 40 istituzioni scolastiche. Biancareddu ha, giustamente, risposto con una dura lettera di protesta.
La scuola è la battaglia delle battaglie.

Dall’altro lato del bilancio economico, sta il bilancio disastroso del rendimento scolastico sardo attuale, per cui le risorse nell’istruzione vanno aumentate, non ridotte.

Perché senza un’istruzione adeguata la democrazia è monca. Scoraggiare lo studio ha l’obiettivo di mantenere i cittadini in stato di servitù di qualunque parolaio si affacci nell’isola.

Perché riguarda la possibilità di formarsi per lavorare dove si vuole, senza dover essere costretti a lasciare la propria terra.

Perché riguarda il livello (stock, direbbero gli economisti) di conoscenza acquisita, con cui un territorio si presenta nel mercato competitivo mondiale e si confronta con gli altri stati.

Perché se non si ha know how sufficiente, non è possibile, non solo crescere ed innovare, ma nemmeno imitare le tecnologie sviluppate altrove, nei tempi utili per non essere superati da qualsiasi paese nel mondo.

Perché bisogna dare priorità di investimenti in formazione, rispetto a tutti i settori economici: prima del turismo, dell’artigianato, dell’agroalimentare, del settore industriale, di tutto l’export: la scuola li ingloba tutti quanti, nel momento in cui crea le figure professionali che domani lavoreranno nel turismo, nell’artigianato, nell’agroalimentare, nel settore industriale, nell’export e in tutti gli altri settori. Dunque investire nella scuola significa investire in tutti i settori economici.

Perché esiste correlazione tra rendimento scolastico e rendimento economico di un territorio: in entrambi, siamo agli ultimi posti in Europa.

La scuola sarda è la battaglia delle battaglie, perché deve connettere il territorio con il mondo, deve creare consapevolezza del chi siamo e maggiore fiducia di riuscire, senza dover emigrare nei posti dove invece “succede qualcosa”.
Oggi, con il lavoro da remoto è possibile pure essere assunti a New York stando a casa in Sardegna, a patto di avere una formazione adeguata. Si annullerebbero, in un sol colpo, la necessità di emigrare e i disagi dei trasporti.

È stato proposto da più parti (e alcuni docenti lo hanno sperimentato empiricamente) che studiare materie vicine al territorio  (storia, lingua, letteratura, geografia, …) aumenta il coinvolgimento e il rendimento degli studenti.
Rendimento scolastico oggi, significa rendimento economico domani. La necessità è dunque prioritaria.
Occorrono più risorse per fare la scuola sarda.

L’attacco al sistema scolastico sardo viene dal governo italico di destra, “amico” di Solinas, a dimostrazione, una volta ancora, che a Roma NON ci sono governi amici.
Sarebbe auspicabile che tutta la classe politica si opponesse con tutte le forze a questo massacro sociale.

Inoltre riducendo i servizi nel centro Sardegna, si accelera lo spopolamento, liberando il territorio per nuove servitù energetiche e militari.
Il progetto è chiaro.

Il 12 maggio si è svolta una seconda manifestazione organizzata da Sardinnia Aresti, mentre continua l’invasione militare della Sardegna, con relativa propaganda.

Per capire il linguaggio del potere, prendiamo la cosiddetta scuola per piloti di Decimomannu, definita bonariamente “top gun” dai titolisti di tutti i giornali:

  • Unione Sarda: “A Decimomannu i futuri Top gun: inaugurata la nuova scuola di volo
  • Unione Sarda / 2: Top gun di tutto il mondo si formano a Decimomannu, giovedì la presentazione ufficiale del campus”
  • Sardiniapost; “Ecco dove si addestreranno i nuovi ‘top gun’: inaugurata la scuola internazionale”
  • Vistanet: “I futuri Top Gun del mondo si addestrano in Sardegna: inaugurata la scuola di volo” (ha addirittura messo una foto di Tom Cruise!)
  • Agi.it: “In Sardegna si addestrano i top gun del futuro”
  • Cagliaripad: “Decimomannu, inaugurata la scuola per addestrare i Top gun
  • SardegnaLive: “I FUTURI TOP GUN DEL MONDO SI ADDESTRANO A DECIMOMANNU”
  • Videolina: “A DECIMOMANNU ADDESTRATI I FUTURI TOP GUN: «STRUTTURA UNICA IN EUROPA»”
  • Itenovas: “AL VIA A DECIMOMANNU LA SCUOLA PER I TOP GUN
  • La Nuova Sardegna: “I migliori top gun si addestrano alla scuola di Decimomannu”
  • Ansa: “Apre campus scuola di volo top gun in Sardegna, corsi già attivi”
  • Rainews (TG Regione): “A Decimomannu apre la scuola per top gun

Definita romanticamente “scuola per top gun“, i titolisti (prezzolati o semplicemente superficiali) senza troppo pensare, hanno perpetuato e rafforzato l’idea positiva.

Se il primo l’avesse chiamata “scuola per assassini del cielo“, per estremizzare paradossalmente il discorso, la notizia avrebbe avuto un’altra eco. 

Ecco uno spot propagandistico Nato sulla guerra simulata in Sardegna.

Mentre un video con musichette “simpatiche” su Instagram informa i militari stranieri su cosa potranno fare nel tempo libero in Sardegna… dopo averla bombardata.

A sorpresa, Giordano, su Rete4, si schiera contro le esercitazioni, mentre in Sardegna i tanti Frailis (“Poligoni fonti di reddito“) presenti nella politica e nella società a sinistra e a destra, continuano a vederle come opportunità.
Rete4… Frailis…

La settimana ci ha regalato un nuovo giornale, Report Sardegna 24, che, nella situazione asfittica attuale dell’informazione, apre una ventata di aria fresca.

Per ora è l’unico che non cita il termine top gun: “Sardegna occupata militarmente, inaugurato il campus per la scuola di volo militare“.

Ecco invece un video per fegati forti, dalla pagina Facebook di Report Sardegna 24


Àteras novas de sa chida


Esercitazioni in Sardegna: pacifisti ancora in piazza il 12 maggio

Prima o poi anche i giornali impareranno a non usare a caso “pacifisti”, “non-violenti”, “antimilitaristi”, “indipendentisti”, come fossero dei sinonimi.

Dalle parole e dalle etichette inizia il lavoro di colonizzazione portato colpevolmente avanti, involontariamente o meno

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Esercitazioni in Sardegna, cresce la protesta: corteo il 2 giugno

“Basta esercitazioni: i poligoni militari sardi devono essere riconvertiti in chiave turistica”


I “segreti” della base Nato nel Porto Canale

la società «Campania Alimentare», una srl con sede a Napoli. Dovrà fornire bottigliette d’acqua da mezzo litro in terra sarda, per la modica cifra di 78 mila euro. In Sardegna, insomma, non hanno comprato manco l’acqua da bere

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Le esercitazioni Nato fanno bene alla salute, portano lavoro e difendono la democrazia

Titolo ironico, ovviamente


Processo contro 40 antimilitaristi a Cagliari, contestata l’associazione eversiva

giovane attivista accusata di diffamazione per alcune frasi contro la fabbrica di bombe Rwn di Domusnovas

l’altro nei confronti di 40 persone a cui viene contestata l’associazione eversiva, per cinque di loro anche resistenza a pubblico ufficiale e lesioni con l’aggravante della finalità terroristica, reati che sarebbero stati commessi nel corso di manifestazioni contro i poligoni militari

Gli occupanti chiamano eversori i nativi che rivogliono la loro terra libera

sardinia-post

Teulada, Mauro Pili prosciolto dall’accusa di violazione del Segreto di Stato

Il parlamentare – sostiene il pm – stava perseguendo un bene superiore, quello della tutela ambientale e di informare i cittadini


Guerra e pace a Cagliari: un sottomarino staziona di fianco a Luna Rossa

I titolisti bambus dell’Unione presentano la questione in maniera romanzesca e non come una questione eccezionale

unione-sarda

Esercitazioni in Sardegna: arriva un Antonov con 2 Tiger tedeschi

Ci mancava il “gigante” Antonov

cagliaripad

I militari tedeschi parcheggiano sulla spiaggia: lo sfregio a Chia

Meris in domu allena!

unione-sarda

Diminuiscono i residenti: la Sardegna perde un rappresentante alla Camera

Alle prossime elezioni politiche gli elettori sardi avranno un rappresentante in meno alla Camera. 

unione-sarda

Piano paesaggistico regionale, Salaris incontra i tecnici del Ministero. “Urgente superare gli ostacoli che bloccano la pianificazione”

Le volpi che chiedono alle iene la modifica del piano paesaggistico, in questo contesto, non lascia ben sperare…


La faccia oscura dell’isola ha più di mille siti inquinati

Quasi il 90 per cento è l’eredità di impianti industriali e minerari Le bonifiche costano e non sempre vengono eseguite tempestivamente

la-nuova-sardegna

Maledette iene della truffa green. Sardegna devastata da 1500 pale

“centinaia e centinaia di torri alte come la tour Eiffel in tutta l’isola”

LAVERITA.INFO


PROGETTO PNRR ETICC, AL VIA BANDO DA 14 MILIONI PER L’EINSTEIN TELESCOPE IN SARDEGNA

“Lo studio fornirà tutti gli elementi territoriali e costruttivi di sostegno alla candidatura della Sardegna a ospitare Einstein Telescope”


Marcello ha trovato lavoro: lieto fine, dopo il disperato appello lanciato dal disoccupato oristanese

“I sardi sono invid…”,
“centu concas, c…”,
“pocos, locos y…”

Tutte fàulas (bugie) da smontare.
Le antiche istituzioni de s‘agiudu torrau e de sa Paradura raccontano un’altra storia.
In bocca al lupo a Marcello!


Meme de sa chida


Il Comune di Cagliari come Mauro Pili nel ’99: documento copiato da Firenze. Poi la revisione

 “divieto di accesso alle pigne dei ponti”. Roba che c’è a Firenze, non a casa. Dove l’unico ponte famoso, quello della Scafa, non rientra nelle opere artistiche della città né ha pigne.

L’articolo su Sardiniapost

sardinia-post
Ecco l’unico ponte cagliaritano: sa Scafa


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