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The sound of silence – S’Imprenta: rassegna stampa della colonia

de Ivan Monni

Il mancato fragore dell’ordigno inesploso trovato davanti all’ingresso dell’Einstein Telescope ci pone davanti alcune questioni.

La prima è che, per fortuna, l’ordigno non è esploso: volutamente o no?
Vanno indagate le questioni economico-sociali, prima ancora che quelle penali. Altrimenti il rischio è sempre quello di trovarsi di fronte ad uno stato che impone, non ascolta il territorio e sceglie sopra le teste dei cittadini. E poi condanna.

L’Einstein Telescope è una reale occasione, oppure si tratta di un mega affare per i soliti?
Secondo Marika Branchesi l’astrofisica che fa parte del comitato scientifico di Sos Enattos, «Il progetto è realtà, al lavoro già 1200 persone».

Diffidenze non tanto antiche impongono di tenere alta la guardia, non con atti violenti o di finta balentia, ma andando ad indagare carte, interessi, aziende appaltatrici, ricadute sul territorio.

La balentia contemporanea ha più l’aspetto di un burocrate che spulcia i commi e gli asterischi in calce ai documenti (quando ci saranno i documenti) e soprattutto le frasi ambigue o i silenzi reticenti delle carte.

L’articolo di Open.online di qualche settimana fa scriveva «Nascerà una nuova economia» e elencava tra i vantaggi:
-6 miliardi di investimenti
-35mila posti di lavoro

35.000 posti di lavoro sono tanti, anche prendendoli per buoni (ma c’è da dubitare) anche se non saranno tutti in Sardegna. Lula ha quasi 1.400 abitanti.
Data la sproporzione il problema non è tanto quanti posti di lavoro andranno agli abitanti locali, visto che un numero di persone altissimo dovrà abitare a Lula o dintorni, quanto lo stravolgimento delle dinamiche economico-sociali di una realtà così piccola.

Altro punto riguarda la remunerazione dei terreni che si dovranno espropriare: verranno pagati sottocosto, oppure, visti i 6 miliardi di investimento, saranno pagati a prezzo di mercato?

Il lato positivo è che l’Einstein Telescope si potrebbe fare in Sardegna, proprio perché necessita di silenzio, e questo porterebbe all’esclusione delle troppo rumorose pale eoliche che da qualche tempo fanno gola agli speculatori del vento.

L’Einstein Telescope è un’opportunità da sfruttare, ma sappiamo già che lo stato lo imporrà con le vecchie maniere coloniali. È necessario dialogare, in totale trasparenza sui costi e sui benefici, con la comunità e trovare un accordo, dopo averla ascoltata, per prevenire spiacevoli questioni.

Conosciamo lo stato italiano e il suo modo di imporre servitù. Non accetta disturbatori e, nel silenzio generale, anche semplicemente scrivere delle parole sui muri, come successo agli indipendentisti  Bruno Bellomonte, 73 anni, e Mario Sanna, 75 anni (a cui va la massima solidarietà) è motivo per essere indagati.


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Immagine: Sardegnaturismo.it

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