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Verde pubblico, alcune domande per i candidati al comune di Cagliari

Verde pubblico, rigenerazione urbana e mitigazione degli eventi climatici avversi

Sul sito del Comune di Cagliari si legge “Cagliari può contare su un vasto patrimonio verde, ben sopra la media delle altre città italiane (14 mq di verde disponibile per abitante, contro i 9 mq previsti per legge). Ciononostante, l’amministrazione cittadina prosegue nella sua azione di arricchimento dell’”offerta verde” sia dei parchi, sia delle aree verdi di quartiere, in modo da creare un verde diffuso e non esclusivamente ai grandi spazi.

Al contempo, si rendono necessari continui interventi di manutenzione e ripristino delle ammalorate dalla normale usura del tempo e da atti di vandalismi. Gli interventi sulle aree già esistenti e su quelle di nuova creazione sono indirizzati verso la realizzazione di aree prative e nuove piantumazioni, corredate di aree giochi per bambini, aree attrezzate per l’attività sportiva e aree riservate ai cani.”

Personalmente ritengo che ridurre il tema del “verde” in città agli ambiti sopra descritti sia riduttivo. Il verde urbano, infatti, rappresenta una delle chiavi a nostra disposizione per contrastare i cambiamenti climatici: siano essi grandi parchi o piccole aiuole spartitraffico, sono tutti utili favorire processi di rigenerazione urbana e di mitigazione degli eventi climatici avversi sempre più frequenti e che hanno visto la nostra città subire gli effetti del grande calore estivo come quello delle alluvioni in determinate aree della città.

Finora si è intervenuti con interventi importanti ma non determinanti per ridurre soprattutto gli effetti negativi dei cambiamenti climatici. Questo vuol dire che si dovrebbe ragionare intorno alle seguenti direttrici:

  • Trasformazione di strade senza piante in viali alberati, come è stato fatto a fine Ottocento;
  • Migliorare il piano di gestione di tutti gli spazi verdi cittadini e non solo dei principali parchi, peraltro ottimamente gestiti.

In questa direzione si muovono tante città europee e la stessa UE sta lavorando alacremente in questa direzione: lo dimostrano l’obiettivo fissato per il 2030 di piantumare 1.000 miliardi di alberi e le continue attività di sensibilizzazione indirizzate alle PA, riguardanti i centri urbani che superano i 20.000 abitanti, finalizzate alla creazione di “oasi” verdi per l’assorbimento di CO2.

Ebbene, le domande ai candidati sindaci e consiglieri alle prossime elezioni amministrative sono le seguenti:

  1. Quanto ritenete importante che l’amministrazione agisca nella direzione di incrementare significativamente la presenza di spazi verdi anche nelle strade cittadine ora prive di qualsiasi forma di vegetazione?
  2. Nel caso riteneste importante dare un impulso significativo alla presenza di verde pubblico nelle diverse strade cittadine (anche sotto forma di pergolati come quelli immaginati da Costantino Nivola per il paese di Orani), siete disposti a impegnarvi e in che modo?3) Nel caso vogliate impegnarvi nella direzione di cui alle domande precedenti come pensate di procurare le risorse finanziarie necessarie sia per gli investimenti che, soprattutto, per la gestione corrente e le relative manutenzioni?

Immagine: cittametropolitanacagliari.it

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