Il governo italiano attacca S’Incantu (decostruire i simboli italiani) – S’Imprenta

S’Imprenta – Rassegna stampa dalla colonia
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La realtà è che la legge 20 di Todde è un colabrodo, non è riuscita a proteggere S’Incantu dalla destra italiana che attacca al cuore uno dei simboli identitari sardi.
Peggio di Todde c’è solo la destra sarda (e viceversa), si sbraccia per l’inefficacia della legge 20, ma dimentica di dire che chi sta passando attraverso i buchi del colabrodo è la destra italiana, di cui loro stessi sono i lacchè indigeni.
L’ipocrisia della destra sarda è a dir poco rivoltante, questo giochetto va denunciato e vanno messi alle strette i rappresentanti dei partiti coloniali tutti.
In particolare, tra i partiti sardi della destra sarda, i Riformatori, Sardegna 20Venti, Alleanza Sardegna, il PsdAz, non hanno nemmeno lontanamente idea di sganciarsi dai partiti italiani, cercare una leadership al loro interno e finirla di stare in posizione subalterna alla destra italiana.
Il dibattito politico in Sardegna è asfittico, gli intellettuali, la classe industriale (quel poco che esiste) e la classe politica, sono asserviti dentro ad una logica narrativa italocentrica.
Il risultato è che i sardi non riescono a vedersi fuori dallo schema destra e sinistra italiana, dunque non ammettono nemmeno di essere colonia, non ne hanno consapevolezza, per un motivo semplice. Ne avevo scritto tempo fa in un altro spazio, riassumo brevemente il ragionamento.
A guardar bene, tutte le lingue (la differenza tra lingua e dialetto è principalmente politica) sono state cancellate, da Milano a Catanzaro, sono tutte in via di estinzione.
Anche il sud Italia (di cui la Sardegna non fa parte) ha le industrie inquinanti (Taranto, ad esempio), ed è stato vittima delle cattedrali nel deserto.
Tutto il sud è invaso dall’eolico.
Sulle servitù militari non siamo gli unici, anche se siamo quelli che ne hanno di più, ma non può ridursi tutto ad una mera questione di metri quadri. PIL e disoccupazione, abbandono scolastico, livello dei servizi della sanità sono simili a quelli del sud Italia.
Dunque, molti “sardi ma anche italiani” non capiscono il perché dovremmo essere colonia. Siamo isola distante dal sud, è vero, dunque siamo, per il “sardo ma anche italiano”, un Mezzogiorno con il problema dell’insularità: nessuno status coloniale è riconosciuto, i Riformatori hanno pensato di risolvere i trasporti scolpendo il principio a caratteri cubitali nella costituzione più brutta del mondo.
A queste condizioni, il “sardo ma anche italiano” non ammetterà mai che la Sardegna è colonia.
Al ragionamento manca l’elemento fondamentale, senza il quale non è possibile ammettere “genocidio” bianco, etnocidio, stillicidio e nemmeno l’evidente status di colonia.
Se non introduciamo questo elemento siamo un normale territorio statale che ospita diverse servitù, come le altre regioni. Facciamo la nostra parte.
L’elemento mancante è il fatto che la Sardegna è una nazione senza stato, cioè siamo altro rispetto all’Italia. Senza questo elemento non si capisce perché le servitù siano occupazioni illecite del territorio sardo.
Ma il “sardo ma anche italiano” nega anche il fatto che l’isola è nazione, nonostante la politologia l’abbia certificato da anni (“lo dice la scienza”, cit.).
È l’elemento chiave per capire il perché le basi italiane rappresentano un occupazione e perché il potere di autogoverno dovrebbe risiedere naturalmente nell’isola.
Riconoscere il fatto che siamo nazione senza stato, rende tutto quanto più solido, il relativismo sul colonialismo assume un’altra visuale. Senza dichiararci nazione, non siamo nemmeno colonia. Certo, nazione aperta e inclusiva, che deve riconoscersi tale in ogni fase storica, non come essenza statica e immutabile. Nazione non chiusa, con obiettivo la costruzione di un’Europa dei popoli, insieme alle altre nazioni senza stato, come Corsica, Catalogna, ecc.
L’Italia geografica aveva quel nome già dal tempo classico, inizialmente era il sud, per poi essere riconosciuta in tutto lo stivale, fino ad arrivare all’incoronazione di Napoleone Re d’Italia, nel 1805.
Mai la Sardegna in queste fasi è stata ricompresa nel concetto di Italia, siamo sempre stati altro: Provincia di Sardegna e Corsica, Giudicati indipendenti, Regno di Sardegna.
Per reimparare a riconoscersi nazione, occorre decostruire la narrazione dell’occupante, a partire dai simboli italiani. La bandiera, l’inno, la costituzione, la mitologia fondativa romana, Garibaldi, l’imminente 4 novembre con la sua retorica.
“Va bene il diritto, ma fino ad un certo punto” (cit.), Todde si salva dalla decadenza
«Ecco perché la sentenza della Consulta è in continuità con quella del Tribunale di Cagliari», Fercia non si arrende, “sarà il tribunale a decidere”.
Per l’Unione, “l’avvocato, membro del Collegio Regionale di Garanzia elettorale che ha votato per la decadenza di Alessandra Todde, ha depositato stamani una nuova memoria difensiva nella cancelleria della Corte d’appello di Cagliari“, per cui ha stabilito che tocca al Tribunale civile decidere.”
Todde aveva entusiasticamente cantato vittoria: «Pietra tombale sulla decadenza. Rimpasto? Dopo la Finanziaria. Manca alla Sanità? Non è realistico».
Tra le righe, la messa in discussione di Bartolazzi, che a furia di essere rimpastato è lievitato a dismisura.
La destra sarda esprime delusione (Pittalis, “ma i fatti restano gravi”).
Legge elettorale, riforma dello statuto, legge 20
Una parte dei comitati Pratobello tira un sospiro di sollievo sulla mancata decadenza, perché a breve la consulta si esprimerà anche sulla legge 20 e un vuoto normativo sarebbe stata la gioia degli speculatori.
Dunque, i comitati, silenti ma non assenti, studiano le carte e presentano opposizioni, affilano i coltelli e si preparano ad una nuova stagione di lotta?
Sardegna chiama Sardegna denuncia una trattativa tra Todde e governo italiano sullo statuto sardo, Omar Onnis nelle pagine de S’Indipendente ne ha dato notizia in anteprima.
Mauro Pili viene ricevuto in regione: «Riscrivere lo Statuto? Prima concretizziamo il principio d’insularità».
“Ricostruiamo la democrazia sarda” presenta in Consiglio Regionale una proposta per il cambiamento della legge elettorale sarda
Sa Cida in 1 Minutu
Speculazione coloniale e Ambiente
La Regione autonoma della Sardegna si rende conto che non possono esser costituite servitù per le centrali eoliche sui terreni a uso civico. (GrIG)
Snam negozia l’acquisto del deposito Gnl di Oristano per convertirlo a rigassificatore
Il GrIG chiede l’acquisizione dell’area d’interesse archeologico sul Colle di Bonaria (Cagliari) per farvi un percorso culturale verde.
Bombardieri a Cagliari: «L’assalto eolico e fotovoltaico all’Isola deve finire»
Selargius, task force contro gli incivili dei rifiuti: «In tre mesi 27 denunce».
Uno ogni 3 giorni!!
La Carovana contadina per la Sovranità Alimentare sbarca in Sardegna, sabato 25 ottobre al Centro Polivalente di Narbolia. Unica tappa in Sardegna, un viaggio per i luoghi rurali che resistono all’agroindustria e all’estrattivismo.
Politica
Cagliari, sit in contro contro la Rwm: «No all’autorizzazione ambientale per la fabbrica di bombe». Oggi altro sit-in a Domusnovas
“A Innantis! accoglie con profonda soddisfazione la sentenza della Corte Costituzionale che conferma la piena legittimità dell’elezione della Presidente Alessandra Todde.”
La settimana precedente aveva pubblicato un comunicato in cui si esprimeva delusione per lo stesso governo Todde.
Vietato ammalarsi, il pronto soccorso chiude ancora per mancanza di medici. Il sindaco: «Situazione vergognosa»
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Mondo
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Si accendono mille campanelli d’allarme
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«Cagliari è la città più “disinformata” dai filorussi».
Premetto di essere contrario a tutti gli imperialismi, la proposta più intelligente sentita finora è di Sardigna Natzione, che propone un referendum monitorato dall’ONU, con cui le repubbliche del Donbass possano decidere in autonomia del proprio futuro.
Al di là delle opinioni, il metodo con cui hanno costruito questa notizia è geniale; assume per normale e acquisito il vero dal falso, e punta il focus sui numeri (veri per definizione);
Immagine: preistoriainitalia.it















