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La repubblica delle parate militari, in morte dei diritti umani – S’Imprenta

S’Imprenta – Rassegna stampa dalla colonia

Tutti i sabato mattina su S’Indipendente

  • Passata la festa della repubblica, il prefetto di Cagliari dichiara: «Vicini ai territori per attuare i valori della Costituzione».
  • La sindaca Zeller “ci ricasca”. Questa volta indossa il tricolore, ma non canta l’Inno.
  • Bersaglieri “sgraditi” in un liceo in Lombardia, Meloni: “Inaccettabile che degli insegnanti li considerino divisivi, grazie a loro abbiamo una nazione”.

Per fortuna, anche quest’anno, il 2 giugno è andato. Quale sia il nesso tra repubblica e parate militari è un mistero, dovrebbe essere la giornata della caduta della statua di Carlo Felice, invece…

Emanuele Filiberto rivuole indietro i tesori dei Savoia.
Scrive lo storico Francesco Casula che quando i sovrani savoiardi arrivarono in Sardegna aumentarono il donativo da 200.000 lire a 600.000 lire. “[…] Dal 1799 al 1816, con la presenza della Corte savoiarda a Cagliari, in seguito all’occupazione dell’Italia settentrionale da parte di Napoleone. Nei 17 anni della presenza a Cagliari dei Savoia infatti “furono complessivamente pagate – scrive lo storico sardo Aldo Accardo – come contribuzioni straordinarie per la corte 9.714.514 lire sarde: dal 1799, 373.000 ogni anno per l’appannaggio della famiglia reale; dal 1805, oltre 76.750 per lo spillatico della regina”. E ciò mentre l’Isola vive sulla propria pelle una gravissima crisi economica e finanziaria: certo conseguenza delle calamità naturali e delle pestilenze di quegli anni ma anche di una politica e di un’amministrazione forsennata da parte dei Savoia, specie, ripeto, con l’aumento delle tasse.

Parte dei quei tesori proviene dal sudore e dal sangue dei sardi.

Avvisa il Tenente di Vascello (CP), Capo del Circondario Marittimo di Arbatax, Mattia Caniglia, che “risulta disperso un ordigno tipo “missile ASTER30” con carica esplosiva e con caratteristiche di lunghezza pari a 4,2 metri, diametro pari a 0,18 metri e di colore bianco a una profondità di circa 602 metri. Con decorrenza immediata e sino a termine esigenza, il tratto di demanio marittimo e di specchio acqueo incentrato nel seguente punto di coordinate geografiche, è interdetto per un raggio di 150 (centocinquanta) metri al traffico marittimo ed ogni altra attività di fruizione del mare.

Massimo Zedda ci ricasca, Cagliari, firmati due Protocolli tra Comune ed Esercito per l’inclusione sociale a sostegno di minori e disabili, delega all’esercito, che si rifà il trucco, con qualcosa che dovrebbe fare la politica.

Cagliari, in piazza contro le esercitazioni militari: “«Ci preparano alla guerra». Corteo nel giorno della festa della repubblica: gli attivisti denunciano il riarmo, il Ddl 1660 e ribadiscono il sostegno al popolo palestinese.”


Media, stampa, potere.
Per il giornalista Mario Guerrini, Mauro Pili e Sergio Zuncheddu si starebbero preparando entrambi per la candidatura. Qualche giorno prima aveva scritto un post “La voce del padrone”, evidenziando l’imbarazzo del direttore Emanuele Dessì, ma a sua volta Guerrini si barrica in difesa di Todde sull’indice di gradimento, non certamente lusinghiero.

Sergio Zuncheddu ha scritto un editoriale che presenta qualche problema.
Al di là di come la si pensi sul diritto o meno dell’editore di scrivere sul suo giornale (personalmente non mi sembra un grande problema, mi preoccupa chi si cela silenziosamente nei cda), il problema è che Zuncheddu più scrive, più dimostra la banalità del suo pensiero.

Il mondo dell’informazione è asfittico, Grauso era un raro editore puro, senza interessi altri se non la sua lucida follia. Zuncheddu è nell’immobiliare, mentre la Nuova Sardegna è un coacervo di interessi, tra Fondazione di Sardegna, F2i, che mira agli aeroporti sardi e alle rinnovabili, De Pascale ha interessi con Terna.
Il centrosinistra ha capito che se con le elezioni si governa ogni 5 anni, con la finanza e i media, invece, si governa sempre.

Prendiamo, ad esempio l’articolo dell’Unione Sarda “Uta, sciopero della fame in carcere: detenuto denuncia condizioni detentive critiche“, in cui, con un breve pezzo, Francesco Pinna, scrive che Paolo Todde inizia lo sciopero della fame l’8 maggio (in realtà inizia il 25 aprile), e indica come motivazioni “il sovraffollamento delle celle, la qualità dell’acqua, l’accesso alla biblioteca e ai campi da calcetto, l’assistenza sanitaria e l’assenza di un garante per i carcerati“.

Messa così, “qualità dell’acqua“, “accesso ai campi di calcetto“, sembrerebbero delle rivendicazioni superflue, scritte per aizzare i reazionari contro i carcerati.
Tuttavia la realtà è un’altra. Dalle nostre informazioni sappiamo che lo sciopero è iniziato perché l’acqua non è potabile, clorizzata per eliminare il grave inquinamento da colibatteri fecali, che la rende inadatta anche per l’igiene personale. Le celle sovraffollate (140 prigionieri in più della capienza massima) sono chiuse 22 ore al giorno. L’accesso alla biblioteca e al campo di calcetto sono contingentati. Le temperature estive del sud Sardegna raggiungono spesso i 43 gradi. L’assistenza sanitaria è inesistente.

Per restare in tema, nel CPR di Macomer, dal sito noblogs denunciano che “un prigioniero ieri (ndr, 5 giugno) si è procurato lesioni molto gravi dopo che gli è stato comunicato che l’avrebbero trattenuto per altri tre mesi”, continuando la tortura indegna di uno “stato di diritto”, che in italia rischia di essere un ossimoro.
Ma non ne parla nessun media.

La testata Sardiniapost è stata silenziata dalla stessa Nuova Sardegna, che l’aveva affittata sotto elezioni. Oggi scrive di turismo ed enogastronomia, sterilizzata e silenziata la fase in cui faceva inchieste.

Un altro esempio di pessimo utilizzo di un giornale è un pubbliredazionale di Casteddu online 

Per la cronaca, il pubbliredazionale è un articolo pubblicitario, dunque a pagamento, ma destinato a scopi commerciali (sono obbligati per legge a scrivere la dicitura “pubbliredazionale”). Quello di Terna ha scopi chiaramente politici, non commerciali, Casteddu online fa finta di nulla, l’articolo è scritto sotto dettatura, è artefatto.
Vedremo quali posizioni prenderà in futuro Casteddu online sul Tyrrhenian Link, sarà libero di schierarsi contro?

Fatta eccezione per L’Indip che le inchieste le fa, il mondo del giornalismo sardo è completamente schierato acriticamente attorno ad interessi italo-centrici, ed è necessario come l’aria che nasca una testata con lo sguardo alternativo a questo panorama asfittico.

Todde, gradimento in decadenza

Todde aveva dichiarato che sarebbe rimasta finché i sardi l’avessero sostenuta.
I sardi: 

Tuttavia i Cinque Stelle esultano per il risultato del 37% («I sardi premiano la leadership di Alessandra Todde» con «il dato più alto mai registrato negli ultimi dodici anni»), dunque coinvolgendo Solinas, Pigliaru e Cappellacci, ma viene smentita dati alla mano dagli stessi ex presidenti.
Contro ordine: togliete il premio comunicazione a Gasparetti. La difesa è debole, presuppone elettori stupidi che non verificano, una vecchia comunicazione top-down, o forse si rivolge solamente ai Cinque Stelle, che ciecamente accettano la tesi senza verificare, per cui Todde indirettamente insulta l’intelligenza dei propri elettori.
È completamente immersa nella difesa per le sue stesse mancanze, per cui non governa, e su 100 milioni dei fondi UE riesce a spenderne appena 22. L’assessore al bilancio, Meloni, striglia il governo sardo con una lettera a Todde e ai colleghi: «Servono tempi più rapidi».

Tuttavia, il centro sinistra ne ha imboccato una giusta. Al di là del ritardo nella presa di posizione contro lo stato di Israele (mozione in consiglio regionale di Sinistra Futura), forse involontariamente e indirettamente, ha posto una questione fondamentale: ha agito come se fosse una capo di stato indipendente. È la strada giusta da seguire dall’istituzione sarda (a prescindere dal colore politico) in politica estera e in politica interna: agire come uno stato.
Entrando nel merito, ora il centro sinistra blocchi le navi che trasportano le bombe della RWM.

A destra la situazione non è migliore: guerrafondaia, filo-israeliana, favorevole al colonialismo energetico della Sardegna a Roma, mentre cerca di cavalcare la Pratobello24 in Sardegna.
Si incontra a Oristano per prepararsi alle elezioni, mentre il Psd’Az va agli stati generali, anche Solinas cerca di mettere il cappello sulla Pratobello, ma da governatore non ha mosso un dito e ha firmato l’intesa per il Tyrrhenian Link.
In ogni caso, la destra ha dei nomi logori e impresentabili: Truzzu ha fallito, Solinas a processo (perizia del Tribunale per stabilire il valore dell’immobile di Capoterra), Settimo Nizzi viene condannato (Turbativa d’asta, condannato il sindaco di Olbia Settimo Nizzi).

Tutti dicono Terzo Polo Sardo, non compromesso, ma non è nemmeno allo stato embrionale.
Domani si vota a Nuoro, negli altri comuni sardi, e si vota per i Referendum.

Occupazione, si cercano 68.000 lavoratori

In Sardegna mancherebbero 68 mila lavoratori, secondo un report della società di recruiting Hays Italia. Tra le novità, mancano lavoratori nel settore AI, «ormai il 42% delle imprese sta inserendo nella propria quotidianità l’utilizzo dell’IA».
La Cgil boccia la proposta di legge regionale sull’intelligenza artificiale in discussione in Consiglio regionale “ignorano i diritti dei lavoratori, escludono le parti sociali e affidano la governance a strutture tecnico-amministrative prive di controllo democratico”.
Il PIL sardo cresce più della media italiana (1,1% su 0,9%) e il tasso di disoccupazione arriva all’8,3% (5% viene considerato dagli economisti come fisiologico).

Sa Cida in 1 Minutu

Sanità. Cup, approvate le nuove Linee guida regionali per un sistema unico, dinamico e flessibile (Regione Sardegna)

Energia. Il metanodotto Oristano-Cagliari: un progetto insostenibile per la Sardegna (Greenreport). Il metanodotto della discordia: siti archeologici ad alto rischio. Il progetto attraversa i territorio di 15 Comuni tra Oristano e Cagliari, gli enti: «Non siamo stati coinvolti» (Nuova Sardegna)

Energia. Batterie al sodio, pronte ad affiancare il litio su scala globale (qualenergia.it)

Scienza. In funzione i nuovi occhiali del Sardinia Radio Telescope (ANSA)

Autonomia differenziata. Arriva la legge delega per la definizione dei LEP (tecnica della scuola).

Economia. Oristano si conferma il polo regionale dell’agroalimentare. (Nuova Sardegna)

Economia. Fondazione di Sardegna, pubblicata la versione integrale del Bilancio Consuntivo 2024. Da spulciare con calma. (Fondazione di Sardegna)

Politica. Sardara, il sindaco pubblica una foto: «È una ladra nomade, attenti». Ma era una dottoressa che cercava i suoi gatti. (Unione Sarda)

Ambiente: è il lusso a scaldare il pianeta. Il 10% più ricco è responsabile di due terzi del riscaldamento globale. (ultimabozza.it)

Ambiente. In Sardegna via alla riforestazione. Questa pianta importantissima era in via d’estinzione: ora inizia a rifiorire. (marinecue.it)

Ambiente. “No a nuovi impianti inquinanti nella piana di Macchiareddu, la Sardegna non è una discarica industriale”. (Casteddu online)

Cultura. I sardi del Medioevo non erano poveri e isolati: ecco la scoperta che cambia la storia. (Nuova Sardegna)

Cultura. San Sperate a lutto, ‘ridateci il Paese Museo’. (ANSA)
Prima i progetti ignorati (la 131 fatta diventare un museo) poi il murale a Cagliari ritinteggiato, ora questo. A chi giova distruggere le opere di Pinuccio Sciola?

Sport. Sabato 7 Giugno la Nazionale Sarda Under 16 scenderà in campo a Bonifacio per sfidare la Squadra Corsa, nel ritorno del Trofeo “Simeoni – Simon Mossa”. (Natzionale Sarda)

Le spericolate inchieste della Nuova Sardegna. Le prime vip in vacanza nell’isola: ecco chi sono. Glissiamo invece sulla ennesima non-notizia dei “cinghiali, ancora un avvistamento a Sassari”, ma forse le due notizie sono collegate.


Immagine: italiacoloniale.com

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