Foto di Genine Alyssa Pedreno-Andrada

Il Trenino a trazione politichese

di Nadir Congiu

In alcune pagine del sito SardegnaTurismo.it si dice che “la grande bellezza viaggia sul Trenino Verde”, ma come ben sappiamo quando si parla di turismo in Sardegna tutto diventa magicamente bello, funzionale e condiviso, mentre spesso e (mal)volentieri non è così. L’oramai famoso Trenino Verde ha rivestito un piccolo grande ruolo anche in Ogliastra, dove negli anni si sono riusciti a ottenere numeri che avevano ricadute positive sul territorio, come sottolineato più volte dagli operatori che hanno lavorato sul campo.

Si potrebbe fare un excursus lungo quanto la Transiberiana sullo stato dei trasporti pubblici nell’Isola o in Ogliastra. Probabilmente ci si aspetta che qui la popolazione si sposti in sella ai muli o pilotando droni col manubrio di futura realizzazione (per non menzionare l’ospedale volante auspicato da alcuni). Ma oggi pensiamo ad altro. Anche perché basterebbe prendere la mappa sottostante e paragonarla con la mappa delle linee ferroviarie di qualsiasi altra regione per capire molto sui trasporti nella nostra isola.

62 milioni di euro per finanziare interventi sulle ferrovie turistiche

Già, perché è notizia di questi giorni che – CIUFF CIUFF – sta per arrivare una vagonata (è proprio il caso di dirlo) di freschezza. Quando il gioco si fa duro… si fa una fondazione.
“Se la tratta Arbatax – Mandas non è totalmente percorribile per via della necessità di una seria manutenzione, è massima priorità creare un organismo la cui prima preoccupazione saranno una serie di posti dirigenziali” commenta Tzia Carmela Trenu impensierita. L’ultima velleità sorta nei corridoi della RAS, in cui le fantasie abbondano come vediamo in altri settori della vita pubblica. Regione, Arst e RFI hanno annunciato di recente l’accordo che porterà dal Fondo complementare del PNRR la cifra di 62 milioni di euro per finanziare interventi sulle ferrovie turistiche, istituite – ricordo – con la legge 128 del 09.08.2017. Chiaramente, i 62 milioni non sono destinati esclusivamente alla rete che collega Ogliastra, Sarcidano, Barbagia di Seulo e Trexenta e si sommano ai 13 milioni già stanziati dall’Arst. Però segnatevi le cifre a futura memoria.

Per gli operatori che assistono alle attività del Trenino, con i quali ho avuto il grandissimo piacere di lavorare gli anni scorsi, queste si rivelano solamente chiacchiere nel momento in cui, dopo loro infiniti solleciti e preoccupazioni, realizzano che il calendario del Trenino Verde pubblicato dall’Arst è imbarazzante. Cose che non possono passare sottotraccia e per le quali vanno individuate responsabilità visti i danni che si vanno a creare.

Il Comitato per la salvaguardia del Trenino Verde annuncia battaglia

Mentre più soggetti politici plaudono all’idea di una Fondazione a un anno dalle elezioni regionali, dall’altra parte della barricata il Comitato per la salvaguardia del Trenino Verde annuncia battaglia. Commentando la conferenza stampa indetta dall’assessore ai trasporti Antonio Moro che ha illustrato il progetto CIUFF CIUFF, il portavoce Paolo Pisu ha parlato apertamente di presa in giro da parte dell’assessore e di una dirigenza Arst screditata.
Mi preme ricordare un po’ a tutti che assessori, dirigenti e cerimonieri vari non cadono dal cielo come fiocchi di neve. Bensì, sono posti lì da logiche precise che scaturiscono da quel simpatico evento menzionato prima che chiamiamo elezioni regionali e dalle varie dinamiche politichesi. Non da un tiro di dadi, insomma, nonostante i risultanti ottenuti darebbero valore a quest’ultima ipotesi.

Non è la prima volta che si parla di un nuovo assetto per la gestione di questo veicolo di promozione turistica. Già nel passato recente dell’Ogliastra erano spuntati fuori progetti interessanti, idee di consorzi pubblico-privati che non vennero mai sviluppate a sufficienza per diversi motivi, fra cui anche una buona dose di ottusità e il poco zelo di dirigenti lautamente stipendiati.

Anche qualche amministratore si è sentito preso in giro, sia in passato sia oggi, come confermato dal vicesindaco di Isili, probabilmente stufatosi di sentire frasi ripetute come mantra inutili quali “allungare la stagione turistica”. Da allungare oggi parrebbe una tratta che risulta impercorribile in gran parte del suo tragitto (pensiamo al famoso caso del ponte di Niala). Sarebbe invece opportuno fare valutazioni di carattere più ampio sulla gestione di questo benedetto Trenino, data la poco convincente storiella della fondazione. Visionando il calendario pubblicato ieri, bisognerebbe chiedersi quali finalità perseguiamo quando parliamo di turismo in Ogliastra. E porsi leciti dubbi sulla gestione e l’utilizzo di risorse pubbliche per alimentare questo Trenino, che prima andava a carbone, poi a diesel, e adesso? Un bel motore a trazione politichese, carburante che abbonda sempre.

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