Tyrrhenian link, la città Metropolitana di Cagliari autorizza l’espianto e il reimpianto degli ulivi da parte di Terna (e bypassa il comune di Selargius)

de Ivan Monni

Mentre il ricorso straordinario al presidente della repubblica del Comune di Selargius contro il Tyrrhenian link corre spedito, Terna ha aperto il cantiere e si appresta ad iniziare i lavori di espianto e reimpianto di 134 ulivi.

Il cantiere ha messo in allarme il comitato, che ha prontamente occupato l’aula consiliare di Selargius, richiamando il Sindaco per chiedere spiegazioni.

Con serafica calma, il Sindaco Concu ha spiegato che:

• Proprietaria del terreno è Terna SPA, che può dunque disporne liberamente, tranne che per l’espianto degli ulivi: per quello occorre l’autorizzazione del comune.
• Terna non ha chiesto autorizzazione al comune di Selargius, ma alla città Metropolitana, in capo alle competenze.

Ecco la comunicazione con cui Terna avvisa il Comune di Selargius della richiesta di autorizzazione alla città Metropolitana di Cagliari.

Dunque, per proseguire i suoi lavori Terna può bypassare il comune di Selargius, e rivolgersi alla città Metropolitana di Cagliari. È possibile che il comune di Selargius debba subire una decisione amministrativa della città metropolitana?
Durante il fascismo, Selargius fu inglobata nel comune di Cagliari e perse la sua autonomia. Fece una lunga battaglia per riconquistarla. Si concluse nel 1947.
Selargius ha perso nuovamente l’autonomia?

Sindaco della città metropolitana è niente meno che il sindaco di Cagliari, cioè Truzzu, candidato del centrodestra alle regionali, che su questo atto dovrà rendere conto politicamente.

Per una scelta molto discutibile, il sindaco della città metropolitana di Cagliari non viene eletto da tutte le città che rappresenta, ma automaticamente sale in carica il sindaco di Cagliari.

Esiste un chiaro vulnus politico-democratico di base. Gli abitanti di Selargius hanno subìto una decisione presa da un sindaco che non hanno contribuito ad eleggere, e che dunque li rappresenta dal punto di vista amministrativo, ma non da quello democratico.

Ci sarebbe quantomeno da rimettere in discussione i metodi di selezione del sindaco della città metropolitana.

Questa accelerazione improvvisa da parte di Terna è aggravata dal fatto che a presiedere i lavori archeologici non sarà la sovrintendenza, ma un’azienda privata (Sap Società Archeologica) che in passato ha avuto diverse commesse con la società di distribuzione elettrica.
Su Pardu è sicuramente una zona ricca di reperti archeologici, ne aveva dato denuncia, nel 2014, un libro di Carlo Desogus (Selargius, Percorsi della memoria, Edizioni Grafiche del Parteolla).

Qui potete trovare le commesse che dimostrano un rapporto pluriennale tra Sap Società Archeologica, Terna S.p.a. e Terna Rete Italia S.p.a.
A questo punto è necessario che i lavori siano controllati anche dalla sovrintendenza.