Nel Sulcis le scorie nucleari arrivano già. Domani la mobilitazione

Il Sulcis Iglesiente è una delle regioni più belle e affascinanti di tutto il Mediterraneo. Ma è anche una delle più povere e avvelenate d’Europa, a causa di decenni di spregiudicate e impunite politiche industriali che hanno lasciato sul tappeto un intero territorio e comunità economicamente e socialmente esauste e prive di prospettiva.

In questo contesto sono attivi da anni i “Carlofortini Preoccupati”, un comitato che chiede bonifiche e chiusura di tutte quelle attività industriali incompatibili con la salute delle comunità e insostenibili per un ambiente già fortemente compromesso.

Domattina (domenica 17.01.2021) si terrà infatti un sit-in nel porto industriale di Portovesme alle 10:30.

Il comitato ha scritto per l’occasione una lettera aperta a proposito della nave carica di scorie radioattive a Portovesme. La lettera è indirizzata ai cittadini e ai consiglieri del comune di Carloforte in vista del Consiglio del 17.01 avente tra gli ordini del giorno: “Azioni da intraprendere contro ipotesi deposito scorie nucleari”.

Ne riportiamo i passaggi più significativi:

Proprio nei giorni in cui il governo rendeva pubblica la lista dei comuni che potranno ospitare il deposito unico di scorie nucleari in Sardegna, nel porto di Portovesme per l’ennesima volta suonava l’allarme radioattività.
Ancora una volta un carico di materiale radioattivo ha viaggiato indisturbato sino alla Portovesme SRL. Anche nel 2007, nel 2011 e nel 2013 carichi radioattivi sono arrivati nel porto industriale ed è evidente che il regime di controlli sulla filiera dei rifiuti speciali in arrivo in Sardegna è del tutto inadeguato, in particolare, per quelli più pericolosi come quelli radioattivi.
I controlli sulla radioattività dell’azienda Svizzera Glencore-Portovesme SRL sono in regime di autocontrollo, il portale radiometrico è controllato dalla stessa azienda, che in pratica è il controllore di stessa. Non è accettabile che materiali pericolosi, tossici e radioattivi possano essere scaricati dalle navi e possano raggiungere la loro destinazione finale. Tra l’altro lo scarico dei materiali pericolosi e tossici avviene proprio nella banchina contigua a quella destinata ai traghetti dei residenti, lavoratori e turisti diretti a Carloforte.

Insomma – per il comitato – risulta inutile ed ipocrita manifestare il proprio no alle scorie nucleari quando poi si chiudono gli occhi da anni sui traffici di rifiuti speciali che – come denunciano da anni i Carlofortini Preoccupati – sono in regime di “autocontrollo”. Infatti “il portale radiometrico” è controllato dalla medesima azienda che smaltisce, la quale dovrebbe invece essere controllata da enti terzi e imparziali.

La mobilitazione di domani mette sul piatto le vertenze ecologiste del territorio. I Carlofortini Preoccupati chiedono anzitutto “che il consiglio si esprima in maniera inequivocabile contro un traffico di rifiuti inaccettabile che mette seriamente a repentaglio la salute pubblica e l’ambiente”, a partire dal controllo da parte di enti pubblici e terzi (Asl, Arpas, Provincia, Comuni e Associazioni indipendenti) del portale radiometrico. Inoltre – conclude il comunicato diffuso dai Carlofortini Preoccupati – è arrivato il momento di procedere a bonifiche serie del suolo e del sottosuolo e di cessare tutte le produzioni inquinanti.

Foto: Alex10 da Wikipedia

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